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Blur – The Magic Whip

blur1 2La genesi di ‘The Magic Whip’ è singolare: un contrattempo ha bloccato i Blur in Cina, a Hong Kong per cinque giorni e loro ne hanno approfittato non per farsi una piccola vacanza, ma per registrare delle canzoni in uno studio dall’evocativo nome ‘Matrix’.

Graham Coxon ha poi preso quelle tracce e le ha trasformate in canzoni ‘compiute’ o, per lo meno, già a buon punto.

E, canzoni alla mano, Coxon – la cui uscita dai Blur nel 2003 ne aveva decretato la fine dell’attività – ha convinto i suoi ex compagni di avventura a rimettersi in gioco.
Damon Albarn, però, non era contento dei testi e, quindi, si è preso qualche giorno sempre in Cina, per riflettere e finire di comporre la parte lirica. Ne è uscito ‘The Magic Whip’: un disco che parla la lingua dei Blur, ma che la porta nel 2015.

Anche l’annuncio è stato singolare: il giorno del Capodanno Cinese – il 19 febbraio scorso – da un ristorante cinese, dopo un lungo conto alla rovescia, hanno fatto sapere al mondo dell’uscita di questo lavoro, creando una forte attesa su quella che sarebbe stata l’evoluzione dei Blur negli Anni Dieci.
Finalmente ci siamo. Finalmente sentiamo nella sua completezza questo lavoro.

Fin dal primo ascolto il disco si colloca nell’universo della musica targata Albarn e soci.

Quelle atmosfere che hanno caratterizzato il migliore brit-pop e che da parecchio tempo oramai restavano un ricordo – l’ultimo disco dei Blur va indietro di oltre un decennio, 12 anni per la precisione – tornano quando nessuno se le aspettava più. Ma non è solo un ritorno ai ritmi di un tempo. E’ molto di più. E’ un aggiornare il suono alla luce di quello che è avvenuto in questo decennio.
E’ affrontare tematiche che si sono evolute e che, soprattutto ad Albarn, sono sicuramente care come la tecnologia fin troppo invadente, gli scenari apocalittici disegnati in ‘Thought I Was a Spaceman’ o quanto sta accadendo nel mondo e, in particolare, in Corea in una ‘Pyongyang’ dai toni estremamente scuri e che si attesta, assieme a ”New World Tower’, a essere una delle canzoni migliori dell’album.

‘The Magic Whip’ non sarà ricordato sicuramente come il miglior album dei Blur, ma può sicuramente aspirare a un posto tra i migliori album di questo 2015.

TRACKLIST

  1. Lonesome Street
  2. New World Towers
  3. Go Out
  4. Ice Cream Man
  5. Thought I Was a Spaceman
  6. I Broadcast
  7. My Terracotta Heart #9
  8. There Are Too Many of Us
  9. Ghost Ship
  10. Pyongyang
  11. Ong Ong
  12. Mirrorball
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