Descrizione
Il secondo album degli Echo & The Bunnymen esce negli stessi mesi del 1981, che vede sugli scaffali dei negozi di dischi, “Ju Ju” di Siouxsie and the Banshees, “Faith” dei The Cure, “Mask” dei Bauhaus, “Ceremony” dei New Order, tutti figli e quest’ultimo più degli altri del successo dell’album postumo dei Joy Division “Closer” uscito un anno prima. E’ l’album più dark e impenetrabile (ma anche il più bello, o almeno lo è per noi) della band di Liverpool, alfieri insieme ai Teardrop Explodes del druido Julian Cope, di una nuova psichedelia mutuata ai nuovi dettami Wave.
Ian Mc Cullogh, novello Jim Morrison e Will Seargent, chitarrista straordinario, figlio del Verlaine di “Marquee Moon” e padre negli anni futuri di molti musicisti, che guarderanno a lui alla sua tecnica e alle sue composizioni, confezionano su una sezione ritmica ossessiva, tribale e potente, un disco capolavoro, oscuro gelido, cerebrale, ma allo stesso tempo con un anima (magari sinistra e inquietante) soul. Equilibristi di un suono epico poetico e visionario. Tra U2 e Joy Division, tra Velvet Undergound e Doors, (la copertina, è un omaggio alla foto di retro dell’album “Waiting For The Sun”) i primi dischi degli Echo And The Bunnymen, (fino a “Ocean Rain” 1984 da molti considerato il loro vertice) riescono come pochi altri a cogliere il senso pieno della New Wave inglese. Disco che scava negli anfratti della psiche, bello ed evocativo.
Track list:
1. Show of strength
2. With a hip
3. Over the wall
4. It was a pleasure
5. A promise
6. Heaven up here
7. The disease
8. All my colours
9. No dark things
10. Turquoise days
11. All I want
12. Broke my neck (long version)
13. Show of strength (live)
14. The disease (live)
15. All I want (live)
16. Zimbo (live)
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