Gang Of Four – Entertainment

Descrizione

La New Wave rossa come il sangue che pulsa e ribolle nelle vene dei quattro ragazzi di Leeds e come le bandiere che sventolano sul loro quartier generale, è sintesi mirabile tra le istanze punk barricadere dei primi Clash e il funk alla Parliament/Funkadelic. Si parlerà appunto di Punk Funk per definire il suono dei Gang Of Four (il nome preso a prestito dai quattro che in Cina sulle orme di Mao presero il potere dopo la sua morte) una New Wave robotica e tagliente dove la ballabilità del funk è costantemente disturbata da sferragliate di chitarra e da ritmi sincopati e storti. Le linee del basso di Dave Allen guidano e torturano le danze di un attacco frontale al capitalismo e alle sue distorsioni, al consumo indotto da un potere che ci vuole sudditi lobotomizzati. L'”Intrattenimento” musicale proposto dalla Banda dei Quattro è quanto di meno edulcorato, l’Inghilterra di fine anni ’70 potesse offrire (in combutta con la visione radicale dei “cugini” Pop Group) ma decisamente nervoso e esplosivo, dove il funk destrutturato e privato della sua anima soul, addirittura quasi matematico nelle sue tessiture, viene ingollato e risputato in faccia ad un pubblico e ad una critica pronti ad accoglierli come alfieri del decennio che sta per arrivare. Non sarà così, malgrado un secondo album, due anni più tardi, non meno bello anche quello pieno di tensione irrequieta e irregolare, che porta a compimento le intuizioni perverse del primo album.  Ma il disco d’esordio è un capolavoro che ha segnato la storia del rock e a loro e al loro sound saranno debitori i Red Hot Chili Peppers, così come i R.E.M. o i Minutemen e gran parte dell’onda new new wave degli anni duemila, come Interpool, Franz Ferdinand o Rapture.  Album incredibile e e dunque necessario.